Scheda del libro

  • Titolo: Elementi Teorici per il Disegno Informatico
  • Autore: Fabrizio Avella
  • Editore: JANOTEK
  • ISBN: 978-8889657-03-4
  • Prezzo: 38,90 Euro
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Caratteristiche dell'opera

Libro rilegato a filo refe, stampato a colori in formato cm 19 x 22 – 288 pagine.

Elementi Teorici per il Disegno Informatico affronta uno dei problemi nodali nella didattica del disegno nelle Facoltà di Architettura: l'approccio all'utilizzo dei calcolatori nella rappresentazione dell'architettura.

Si tratta di un terreno alquanto scivoloso per i ricercatori del settore e, forse per questo motivo, alquanto disertato. La didattica del disegno, negli ultimi venti anni, ha dovuto relazionarsi con la sempre crescente diffusione e rapida evoluzione delle capacità di calcolo dei computer, generando fra gli studiosi del settore una sorta di querelle des anciens et des modernes.
Come sempre accade quando il confronto assume i toni della contrapposizione, è accaduto che i ricercatori impegnati nell'apprendimento delle procedure operative di questi nuovi strumenti e, nei casi migliori, anche nella riflessione sul rapporto tra strumento e forme del pensiero, fossero giudicati come meri tecnologi, abili ad utilizzare uno strumento ma privi di capacità critica.

L'obiettivo di questo libro è dunque offrire un testo didattico che aiuti gli allievi delle Facoltà di Architettura ad affrontare in modo corretto e consapevole l'uso degli strumenti informatici per la rappresentazione.

La sequenza degli argomenti trattati è indicativa di questa intenzione. La prima parte è dedicata ai metodi della rappresentazione, secondo la classificazione ereditata dai testi di geometria descrittiva; ciascun paragrafo fa seguire, ad una breve descrizione della grammatica di una specifica forma del disegno, utili considerazioni sul suo valore poietico; esemplificativo è in tal senso il paragrafo dedicato alla sezione, che non trova di solito spazio nei manuali di geometria descrittiva, perché giustamente ritenuta una applicazione particolare delle forme della rappresen-tazione, soggetta alle medesime regole.
Il paragrafo assume in questa prima parte un ruolo molto interessante, perché sposta il piano della riflessione dalla grammatica della specifica forma di rappresentazione alle proprietà di controllo ed espressione proprie di questo tipo di disegno.

Il capitolo dedicato alla modellazione guida il lettore alla comprensione del significato di ciascuna procedura, grazie anche alle immagini che illustrano in modo chiaro gli esiti di ciascuna operazione.

Il capitolo conclusivo, "Tecniche di Rappresentazione", esplicita in modo esemplare l'accezione del termine "tecnica" alla quale abbiamo fatto riferimento; in particolare il paragrafo dedicato alle "Tecniche miste" indirizza l'attenzione del lettore verso le possibilità espressive dello strumento informatico oltre la mimesi fotorealistica, per ribadire il valore astratto e concettuale della rappresentazione.

Si può affermare che il libro di Fabrizio Avella, pur non collocandosi in una specifica categoria della letteratura del settore, costituisca uno "strumento" prezioso per guidare gli allievi delle Facoltà di Architettura ad un corretto approccio alla rappresentazione informatica.

L'idea che emerge dalla lettura del libro, e probabilmente la sua tesi di fondo, è che lo strumento informatico non esoneri l'architetto dalla responsabilità di cercare instancabilmente i codici espressivi pertinenti alla formulazione ed espressione del suo pensiero, e che i nodi problematici della rappresentazione informatica non differiscano da quelli della rappresentazione nelle epoche precedenti.